C'era una volta l'America, la terra delle opportunità dove il talento era premiato e i sogni impossibili diventavano realtà, quella che a Capodanno si scatenava a Times Square e imponeva il divieto di fumare al Central Park, quella dell'alto albero di Natale al Rockefeller Center e degli imponenti grattacieli delle cities, quella del Super Bowl e delle cheerleaders nelle scuole, quella che si acceca delle luci di Las Vegas e si abbronza al sole di...
Nella memoria collettiva, la più rinomata trasposizione cinematografica del romanzo di L. Frank Baum, Il mago di Oz, resta la versione del 1939 della Metro Goldwyn-Mayer in cui un’intramontabile Judy Garland affronta un fantastico viaggio per giungere al cospetto del potente Mago di Oz. L’adattamento, in parte fedele al romanzo originale, porta in scena un mondo fantastico e variopinto, caratterizzato da curiose popolazioni pigmee, i...
Il sottotitolo italiano, per un film colpevolmente arrivato da noi con tre anni di ritardo, tradisce e sfronda con noncuranza il divertente gioco narrativo che si dispiega davanti all’occhio autoriale, sincero e brillante di Kevin Smith. Per Smith questo è il primo film ambientato al di fuori dei confortanti e familiari confini del cosiddetto View Askewniverse, ossia quella rete di personaggi, situazioni e luoghi ricorrenti nati nell’...
Pierrot le Fou, alias Il bandito delle undici, è un film complesso, difficile da comprendere a causa dell’assenza di linearità narrativa e della presenza di ellissi temporali che sorprendono e stordiscono lo spettatore. La messa in scena è scandita tra accelerazioni improvvise e sequenze vuote, che servono per mostrare cosa accade tra un’azione e un’altra, rivelando i silenzi, le attese, le...
Martin Scorsese nell’edificare la propria opera ispirandosi alle illusioni e alle aspirazioni ingannevoli che nutrono gli immigrati (lui, figlio di Little Italy) ha forgiato il suo destino. New York è il centro del mondo, crocevia di solitudini e alienazioni. E il cinema di Scorsese è un cinema che scava in questa umanità, in una ricerca che sfocia nell’antropologia, nella vivisezione, nell’analisi sociale. Il regista, nei primi anni ...
Arthur Miller wrote The Misfits as a gift for Marilyn Monroe, who was his wife at the time, trying to point out some aspects of the person behind the diva and her acting skills, too often hidden behind stereotyped characters; the result is a continuous sense of harrow which becomes even more meaningful considering the following events of the actress’ s life.
The figure of Roslyn, played by Marilyn Monroe,...
L’incipit del quarto (ultimo?) capitolo della saga di Wes Craven è puro metacinema in cui lo spettatore si perde compiaciuto nel confine tra realtà e finzione, complice di uno script che ormai conosce a memoria, ma di cui sembra non avere mai abbastanza.
La povera Sidney Prescott, interpretata da una sofferente Neve Campbell, torna a Woosboro per la promozione del suo libro sui fatti tragici che negli anni passati...
«El cine crea memoria, la televisión crea olvido». Cuando Jean-Luc Godard pronunció estas palabras no podía imaginar que el tiempo las catapultaría a la inmortalidad. Hoy más que ayer, la imagen televisiva actúa de protagonista indiscutible en la novela de nuestra vida. Silabea los tiempos, modela los estilos de vida y de pensamiento, fascinando nuestros sentidos con su perpetuo hic et nunc. Hoy más que...
È ormai noto come a partire dal 1819, con il romanzo di John Polidori, della macabra e affascinante figura del vampiro si sia fatto un così ampio uso da divenire purtroppo, molto spesso, un abuso. Sul grande schermo, le basi vengono gettate nel 1922 dal celebre Nosferatu, eine Symphonie des Grauens, ispirato all'opera di Stoker. Ha inizio così la lunga metamorfosi del vampiro nel cinema, dipinto e ridipinto nelle più svariate vesti: dallo...