Category: in deep

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Submitted by: Federica Maragno in category: in deep on: 30/09/2012 - 22:22 from Italy
This article is written in Italian

Secondo l'etimologia greca, Prometeo (da pro e medomai) è colui che pensa prima. Sulla scorta di tale considerazione, si cercherà di leggere il film come un monito. Naturalmente l'intento di questo saggio non è di trarre aruspici da viscere aliene, bensì di riflettere per tempo su argomenti impliciti, che il film lascia intravedere in filigrana. Così su due piedi, il fatto che Prometheus sia uscito nelle sale durante la corsa...

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Submitted by: Alejandra Meneses Reyes in category: in deep on: 30/09/2012 - 17:39 from Colombia
This article is written in English

Introduction

In his essay The Uncanny from 1919, Sigmund Freud states the circumstances in which a person can get a feeling of uncanniness. The term uncanny comes from a German term: unheimlich (uneasy, eerie, hidden, dangerous, a ghostly experience), which is at the same time related to the term heimlich (familiar, friendly, intimate). According to Freud, “uncanny...

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Submitted by: Giuseppe Fidotta in category: in deep on: 29/09/2012 - 19:43 from Italy
This article is written in Italian

Il 27 gennaio 1961 una pletora di alti papaveri conviene al Teatro dell'Opera di Roma per la prima proiezione pubblica di Viva l'Italia!, il film sulla spedizione dei Mille che apre le celebrazioni ufficiali del centenario dell'Unità. Per un governo come quello di Fanfani, che dell'unità delle forze politiche ha fatto la propria missione, l'anniversario è un'ottima occasione per restituire un'immagine del Paese stabile,...

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Submitted by: Jean-Baptiste De Vaulx in category: in deep on: 26/09/2012 - 13:12 from United Kingdom
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Introduction

In the late 1980s, the so-called 'second generation' of the 'Iranian New Wave' (also sometimes called 'New Iranian Cinema') gained international attention with films such as Bashu, the Little Stranger (Bahram Beyza'i, 1986) and Where is the Friend's House? (Abbas Kiarostami, 1987) putting Iranian cinema back on the map for the first time since the...

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Submitted by: Alejandra Meneses Reyes in category: in deep on: 24/09/2012 - 17:26 from Colombia
This article is written in Spanish

La imagen-cine como simulacro

El presente texto propone un análisis ontológico y estético de la imagen-cine resaltando su potencia como simulacro. Para realizar dicho análisis el texto considera tres posturas diferentes: la platónica, la bergsoniana y la deleuziana. La discusión platónica se basa en la diferencia entre el modelo, la copia y el simulacro. Según Platón, los simulacros representande manera...

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Submitted by: Clarissa Mambrini in category: in deep on: 24/09/2012 - 00:27 from Italy
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Il regime fascista, com’è ormai noto, fu per diversi aspetti una “dittatura imperfetta”, che nonostante la rigida ideologia operava con un certo permissivismo in alcuni ambiti, fra i quali quello culturale; un atteggiamento che produceva a volte dei risultati ambigui. Nel cinema italiano dell’epoca - specialmente fra anni Trenta e primi anni Quaranta - ciò era riscontrabile per esempio nelle figure femminili, spesso rappresentate...

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Submitted by: Giulio Colangelo in category: in deep on: 23/09/2012 - 01:38 from Italy
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Tutti i primi film di Michael Haneke, la trilogia del periodo “austriaco”, prendono spunto direttamente o indirettamente da un fatto di cronaca e potrebbero essere riassunti con un titolo di giornale: “Famiglia borghese si chiude in casa e, dopo aver distrutto tutto, si suicida” (Il settimo continente), “Adolescente uccide coetanea che conosceva appena e gira il video dell’omicidio” (Benny’s Video),...

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Submitted by: Elena Caterina in category: in deep on: 19/09/2012 - 15:58 from Italy
This article is written in Italian

Nel 1980 il pubblico cinematografico di mezzo mondo fu scosso da un film che si rivelò subito un notevole successo critico ed economico e che entrò immediatamente e di diritto nella storia del cinema come uno dei più grandi film di sempre: si tratta di Shining (The Shining...

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Submitted by: Seyda Anna Collins in category: in deep on: 15/09/2012 - 17:26 from United Kingdom
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As a film director, David Lynch has gained a reputation for his distinct surrealist style, virtuoso sound design and portrayal of convoluted psychoanalytical thematics. However, do these recurring elements of style and content earn him the title as an Auteur, as defined by film critic, François Truffaut and later, Andrew Sarris? Based upon Truffaut’s essay, Une Certaine Tendance du Cinéma Français (1954), Sarris compiled his Notes on...

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Submitted by: Gianluca Pulsoni in category: in deep on: 14/09/2012 - 21:46 from Italy
This article is written in Italian

Nell’approccio critico al cinema di Robert Bresson, analizzando la maggioranza della mole dei titoli della letteratura critica dedicata alla sua opera, si può facilmente notare come sia l’argomento “religione” al primo posto fra le chiavi di lettura più utilizzate. Fermo restando che tale predomino sia giustificato, il fascino dei suoi film e la potenza della sua lezione rimangono tuttavia ancora disponibili al vaglio di ulteriori letture...

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